La città, che costituisce il confine sud, sul mare, della Campania con la Basilicata, è
cinta da una bella cerchia di colli boscosi degradanti verso il mare, in una riparata baia del Golfo di
Policastro. Sapri condivide la costa di una bellezza unica con Maratea.
Sottoposta ad un opportuno ed efficace vincolo paesaggistico, il tratto costiero che dallo scoglio dello
Scialandro prosegue fino al canale di Mezzanotte (nel tratto saprese) e dal canale di Mezzanotte fino
oltre la galleria scavata nella viva roccia sul percorso della S.S.18 Tirrena Inferiore (nel tratto
marateoto) è un susseguirsi di grotte, anfratti, spiagge, strapiombi, scogli dalle forme
fantasiose e mare.
Mare di una limpidezza eccezionale. Quasi tutto il tratto di costiera è visitabile solamente
raggiungendolo dal mare a causa della forte pendenza del monte Palladino che si erge ripido sovrastando
la costa.
Provenendo da Sapri (subito dopo il porto, in direzione sud) si incontra lo scoglio dello Scialandro,
ove è stata collocata la statua in bronzo della Spigolatrice (visibile in alto a destra). Questa
incantevole e selvaggia scogliera, formata dalle rocce del Monte Ceraso che si inabissano nel mare,
costituisce una delle attrattive più belle della zona.
Da segnalare la Torre dell'Osservatorio Meteorologico, di gusto neo-medioevale e decorata, al di sotto
delle merlature, con le effigie in ceramica dei grandi uomini di scienza.
|