Nel cuore del Golfo, dove meno si sente l’influenza dei venti freddi, dove i monti si innalzano a protezione di tutta l’area, sorge Formia, nell'antico ager Formianum, non a caso scelto, per la mitezza del clima, per la bellezza e varietà del paesaggio, come luogo di residenza di personaggi illustri: fra tutti Cicerone, che qui ha anche il suo monumento funebre.
Formia si è sviluppata tra il mare e il declivio ed è compresa fra le spiagge di Vindicio ad occidente e quelle di Acquatraversa, Santo Janni e Gianola ad Oriente.
Sulle pendici degli Aurunci sorgono pittoresche ed antiche frazioni: Maranola (resti del Castello, Chiese di S. Antonio e di S. Maria), Trivio e Castellonorato e, più a valle, Penitro. Da Maranola s’inerpica fino al Monte Redentore (m. 1252) una strada carrabile panoramica che porta, prendendo successivamente un sentiero a piedi, fino al Santuario di San Michele Arcangelo. Sul monte Redentore una statua ricorda l’ingresso nel XX secolo.
Della sua storia Formia è piena di vestigia, simboli e testimonianze: Castellone, nucleo originario sorto su un’arce pre-romana con le torri di S. Erasmo e dell’Orologio e la chiesa di S. Erasmo; il quartiere marinaro e commerciale di Mola, con la grande torre cilindrica. Nel Museo archeologico nazionale sono raccolte alcune opere rinvenute nella città. A oriente inizia il parco regionale di Gianola-Monte di Scauri.
Formia è crocevia commerciale e dei collegamenti: la stazione ferroviaria sulla Roma-Napoli, il porto commerciale, i porti turistici, i collegamenti con le Isole Pontine. |